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Risveglio con la costa: una giornata di slow travel a Portorose

🌿 “Ero venuta per una pausa. Sono ripartita con un nuovo ritmo di vita.”

Non era un grande piano — solo una breve fuga verso la costa, lontano da email di lavoro e notifiche infinite. Aprile sembrava il momento giusto. Non troppo caldo, non troppo affollato. Ho prenotato una stanza all’Hotel Tomi d’impulso, attratta dalla vista sul mare e dalla sua reputazione tranquilla. Ciò che non mi aspettavo era quanto rapidamente quel luogo mi avrebbe rallentato — nel miglior modo possibile.

Ecco come si è svolta una giornata. Forse ti ci ritroverai anche tu.

Sentiero Forma Viva

08:12 — La vista

Non ho messo la sveglia. Non ne avevo bisogno. La luce del sole attraverso le tende e il richiamo lontano dei gabbiani sono bastati. Ho aperto le tende e sono rimasta lì. Sotto di me: tetti rossi, ulivi, e oltre, la calma scintillante dell’Adriatico. Non credo di aver mai guardato così a lungo “il nulla” — e di sentirmi così piena.


09:20 — Colazione, con calma

La colazione all’Hotel Tomi non è una corsa. Non è un buffet da assaltare. È una finestra panoramica, un caffè che assapori davvero, e formaggi e miele locali che non dimentichi. Tutti sono vestiti comodi. Nessuna fretta. Solo un leggero brusio di soddisfazione.

Una coppia accanto a me pianificava un’escursione. Una signora anziana scriveva cartoline. Io osservavo il golfo cambiare colore.


11:00 — Il sentiero costiero

Ho seguito la passeggiata di Portorose fino a Pirano, passando accanto a corridori, caffè che si preparavano per il pranzo, e qualche passante con cane che mi sorrideva come se condividessimo un segreto. Il sole era caldo ma non bruciante. Aprile ti permette di muoverti senza sudare.

Piazza Tartini era viva ma non rumorosa. Ho ordinato un tè e mi sono seduta in silenzio. Le persone passeggiavano, i piccioni sfilavano, un bambino correva dietro alle bolle di sapone con gioia pura. Sembrava una cartolina perfetta, solo che io ero dentro.


14:15 — Uliveti e arte inaspettata

Lo staff dell’Hotel Tomi mi ha consigliato di visitare il parco di sculture Forma Viva a Sicciole. Non sapevo cosa aspettarmi, ma ciò che ho trovato è stato… poetico. Enormi sculture di pietra sparse su una collina con vista mare. Nessuna recinzione. Nessuna folla. Solo arte, vento e spazio.

Sulla via del ritorno, ho trovato un piccolo negozio familiare di olio d’oliva. Ho assaggiato qualcosa di piccante e autentico. Ho comprato due bottiglie. Probabilmente non le userò mai — sono souvenir di sapore.

17:40 — Una tavola al COB

La cena è stata qualcosa di speciale. Sono riuscita a riservare un tavolo al COB, il ristorante stellato Michelin incastonato nella collina di Portorose. L’ambiente era minimalista, raffinato, quasi meditativo — come se il cibo fosse l’unica cosa importante.

Nessun menu da scegliere. Solo fiducia. Un viaggio degustazione stagionale creato con ingredienti locali, impiattato come arte e accompagnato da vini sloveni selezionati con cura. Non ho fatto foto. Mi sono solo lasciata andare — i sapori si svelavano lentamente, raccontando storie attraverso consistenze e profumi.

All’ultimo boccone, non pensavo a ingredienti, stelle o guide. Ero solo… ferma. Soddisfatta. Grata.


21:00 — Non la fine, solo quiete

Nessun club. Nessun dramma notturno. Solo una passeggiata fino alla mia stanza. Una tazza di tisana. Il bagliore di Portorose in lontananza. Il mio telefono è rimasto nel cassetto per gran parte della giornata.

E ho capito una cosa: non era solo una vacanza. Era una ricalibrazione.

Aprile sulla costa non ti intrattiene — ti riequilibra.

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